Pal Piccolo dal Passo Monte Croce Carnico UD
Nondik gertu: Plöcken, Carinthia (Austria)
Ikusita 1554 aldiz, jaitsita 61 aldiz
Ibilbideko argazkiak



Bidearen deskribapena
Giro molto bello che unisce ai richiami storici di vicende drammatiche vissute su queste cime impervie e ventose uno spettacolo di monti a perdita d’occhio con cime distanti tra loro a regalare ampi spazi di verde, di valli e di boschi.
L’anello parte al di là del confine in terra austriaca. Si inerpica subito (CAI 434) verso la parete nord e via via aumenta la sua pendenza in maniera decisa, categorica, con punti che richiedono fiato aggiuntivo e qualche breve tratto di cavo a superare zone scivolose. Tutto comunque nell’ambito di un sentiero consueto, solo un po’ più ambizioso. I manufatti di guerra ci accompagnano, gallerie e trincee, e aumentano man mano che ci si avvicina alla vetta. In cima è un dedalo di postazioni di vario tipo ma tutte scavate, costruite, abitate da uomini passati alla storia. La vista dalla cima si apre a nord su verdi valli austriache, a sud sui monti della Carnia e sui boschi fitti che li vestono. Il monte è una groviera di tunnel e di trincee con punti di osservazione e di sparo. Matasse di filo spinato lasciate a memoria dei tentativi di dissuasione e di rallentamento dell’avanzata nemica.
Sazi di cimeli, di targhe e pensieri, chiudiamo l’anello stavolta per via italiana (CAI 401) che con begli scorci da cenge e ghiaioni ci riporta al passo Monte Croce da cui siamo partiti
L’anello parte al di là del confine in terra austriaca. Si inerpica subito (CAI 434) verso la parete nord e via via aumenta la sua pendenza in maniera decisa, categorica, con punti che richiedono fiato aggiuntivo e qualche breve tratto di cavo a superare zone scivolose. Tutto comunque nell’ambito di un sentiero consueto, solo un po’ più ambizioso. I manufatti di guerra ci accompagnano, gallerie e trincee, e aumentano man mano che ci si avvicina alla vetta. In cima è un dedalo di postazioni di vario tipo ma tutte scavate, costruite, abitate da uomini passati alla storia. La vista dalla cima si apre a nord su verdi valli austriache, a sud sui monti della Carnia e sui boschi fitti che li vestono. Il monte è una groviera di tunnel e di trincee con punti di osservazione e di sparo. Matasse di filo spinato lasciate a memoria dei tentativi di dissuasione e di rallentamento dell’avanzata nemica.
Sazi di cimeli, di targhe e pensieri, chiudiamo l’anello stavolta per via italiana (CAI 401) che con begli scorci da cenge e ghiaioni ci riporta al passo Monte Croce da cui siamo partiti
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